Conferenza di Trento: i risultati del progetto su efficienza energetica per la pubblica amministrazione
Fra i diversi ambiti tematici affrontati negli ultimi anni dal progetto LIFE PrepAir – che coinvolge le principali regioni e realtà del bacino padano, e si occupa della qualità dell’aria, del suo monitoraggio e delle modalità da attivare per migliorare la situazione esistente – un’attenzione significativa è stata data al tema dell’efficienza energetica del patrimonio edilizio pubblico: in particolare, per quanto riguarda la formazione dei funzionari pubblici sono stati al centro dell’attenzione i CAM, Criteri Ambientali Minimi, divenuti obbligatori per legge fin dal 2016 e quindi oggi fondamentali per quanto riguarda la gestione degli appalti pubblici in tematiche diverse.
Un campo sul quale i partner di PrepAir hanno sviluppato diverse iniziative: a progetto giunto ormai verso la fine, i risultati di queste attività sono stati presentati ieri a Trento, nel corso di un convegno intitolato “Efficienza energetica ed enti pubblici” organizzato dalla Provincia di Trento (uno dei partner di PrepAir), alla presenza degli stessi partner e dei principali stakeholder del settore.
L’evento, fra l’altro, era inserito anche all’interno del New European Bauhaus Festival: il “Nuovo Bauhaus Europeo”, lanciato recentemente dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, è un’iniziativa che si rifà al celebre movimento architettonico del secolo scorso, e promuove per l’Europa un nuovo stile di vita – sensibile, inclusivo e accessibile – integrato con i concetti di green deal.
Concetti con cui le ricerche e i materiali prodotti da PrepAir in questo ambito si sposano alla perfezione, nella logica sempre più stringente (e sposata dalle varie amministrazioni territoriali) legata all’efficienza energetica e all’economia circolare, a maggior ragione in vista delle future iniziative legate al PNRR e ai fondi strutturali.
Nel corso dei mesi, il progetto ha realizzato e proposto agli stakeholder diversi prodotti legati al tema dei CAM (anche più di quanti ne fossero previsti originariamente), registrando ovunque grande interesse. Sono stati allora pubblicati quattro manuali, destinati alla Pubblica Amministrazione, che approfondiscono il tema dei Criteri Ambientali Minimi in altrettanti ambiti applicativi (edilizia, servizi energetici, illuminazione pubblica e verde pubblico); sono stati realizzati diversi workshop formativi, su varie aree del bacino padano; è stata realizzata una banca dati sulle certificazioni ambientali esistenti, e sulla loro corrispondenza ai CAM; e sono stati messi in atto tre articolati moduli di e-learning, che complessivamente hanno visto coinvolti e formati più di 900 utenti, per la maggior parte funzionari pubblici o professionisti di settore.
Il convegno è stata inoltre l’occasione per presentare il lavoro fatto in merito all’infopoint sulla riqualificazione energetica degli immobili pubblici a supporto dei funzionari comunali, disponibile al link: https://info.lifeprepair.eu/
Da ultimo, si è affrontato il tema delle Comunità energetiche e il ruolo degli enti locali, con un approfondimento sul lavoro di coordinamento svolto dalla provincia di Trento sul proprio territorio e un confronto tra i vari portatori d’interesse. Il tema delle comunità energetiche è all’ordine del giorno di numerosi tavoli e il convegno ha permesso un confronto proficuo ai fini dello scioglimento di alcuni dubbi e dell’approfondimento di quelli che sono ancora i temi da sciogliere. Hanno partecipato diversi rappresentanti dei comuni trentini interessati a far partire sul territorio delle comunità energetiche.
“Il tema della qualità dell’aria si può affrontare in maniera vincente solo se è trattato in maniera integrata fra i vari suoi aspetti – è stato detto durante l’incontro -. C’è esigenza di fare sistema fra tutti i soggetti coinvolti: e la Pubblica Amministrazione, a qualsiasi livello territoriale, deve essere di esempio, utilizzando tutte le leve in suo possesso per trasferire nei vari ambiti locali questa visione strategica europea all’interno della quale si sviluppa il nostro lavoro”.